Basandosi su detti e leggende, sul ritrovato “Libro di Petra” e sui pochi dati tecno-archeologici disponibili, gli studiosi inquadrano in un arco di tempo di circa 3.000 anni (tra storia e preistoria pre e post anno 0) l’incredibile parabola dei leggendari Petrundez, dalla fondazione delle prime comunità separate e lontane, ai primi contatti poco pacifici tra i due popoli armati di lance e spade; dalle guerre che li contrapposero a più riprese, alle alleanze sancite e poi rotte; dalla fondazione dell'Impero congiunto Petrundez, dominatore di terre, mari e popoli, fino alla costruzione di megaflotte spaziali, all'esplorazione e alla colonizzazione di pianeti e galassie di cui s'è persa ogni memoria affidabile.
Improvvisamente, durante i megafesteggiamenti per la scoperta della tecnologia per il "salto iper-dimensionale", successe qualcosa denominata CATASTROFE (1945), che ridusse il mondo a ciò che oggi conosciamo con il nome di Foghorn. Difficile dire di cosa si trattasse: attacco alieno, esplosioni atomiche incontrollate, incidente bio-nucleare voluto o casuale, pioggia imprevista di meteore. Le tesi sono innumerevoli, ma le prove allo stato attuale sono inconsistenti.
Nell'immediato dopo-Catastrofe, l'Impero Petrundez, ridotto al piccolo pezzo di terra denominato Foghorn, continuò a sopravvivere per oltre un trentennio (1945-1979), con un governo unitario e ben organizzato e una tecnologia piuttosto avanzata, che lasciava ottime speranze per il recupero e la ricostruzione, in tempi relativamente brevi, di una civiltà comunque avanzata.
Ma l'esasperazione di vecchi odi mai sopiti, l'irragionevole rapido isolamento dell'etnia Undez nella parte orientale di Foghorn, accusata dall'arrogante pubblicistica Petrana di vaghe e confuse responsabilità nella Catastofe, portò negli anni, l'etnia Undez a chiudersi nelle zone in cui deteneva la maggioranza, prendendo coscienza della propria forza e della propria identità ed acuendo sentimenti di odio e rivalsa. Conflitti sempre più duri e la mancanza di risorse portarono ad un progressivo ed inesorabile abbandono della ricerca e al degrado della civiltà tecnologica.
Alla fine del 1979 scoppia la Grande Guerra, combattuta per un decennio (1979-1990), con armi troppo avanzate, la cui conseguenza più grave fu la completa distruzione strategica degli Archivi Storici, Tecnici e Scientifici e il quasi completo azzeramento di un'intera generazione di studiosi e scienziati e dei risultati da essi raggiunti nei secoli precedenti. La maggior parte delle infrastrutture furono completamente distrutte, biblioteche comprese. Una sorta di graduale ma rapida perdita della memoria “civile, umanistica e tecnolgica” determinò l’eclissi della società ed un arretramento irrefrenabile verso un inaspettato primitivismo. I due gruppi ridotti allo stremo, si chiusero nei loro confini annullando qualsiasi volontà e capacità di contatto. Il Fiume degli Antichi Petrundez, diventò un confine virtualmente insuperabile fino all'anno 2000, quando forte di una migliore organizzazione e di maggiori risorse, Petra impose una vera e propria unficazione di Foghorn, senza trovare alcuna resistenza immediata. Inoltre, onde evitare possibili ribellioni commise l’errore clamoroso di affidare a generali di etnia Undez compiacenti e collaborazionisti, il controllo militare della zona orientale (suddivisione funzionale in FO.Oc. e FO.Or. delle Forze Armate).
Il 1° GENNAIO 2003, Robert Palansky, comandante in capo delle FO.Or., emana a sorpresa la DICHIARAZIONE D'INDIPENDENZA DEL POPOLO UNDEZ, abbracciando inoltre la causa della South Undezia, nominalmente 3° stato federato, ma di fatto occupato militarmente da truppe petrane.