Mi è piaciuta la
frase di un amico, talentuoso artista del Wargame.
“Noi chiamiamo
giochi quelli che in realtà giochi non sono. E ciò crea dei problemi”
Ci vuole un
pizzico di serietà per vivere appieno il Wargame.
Nel senso che a volte ci ostiniamo a trattare il nostro hobby
solo come semplice gioco e perdiamo di vista il fatto che dietro un regolamento
serio, cioè fatto con cura e professionalità, c’è lo studio di tattiche,
strategie, formazioni, terreno, armamento, catene di comando, coesione delle
truppe, e molto di più.
Capendo cosa c’è dietro, capiamo cosa stiamo facendo
addobbando il nostro tavolo, costruendo il nostro esercito, incollaando più di
un soldatino su una singola basetta e prendendo misure da una parte e dall’altra.
Senza un po’ di storia (anzi Storia)
i Wargamers sono meri applicatori di insiemi di regole e regolette astratte e
artificiose e un tavolo si riduce a sintesi illusoria di convinzioni distorte.
Forse il segreto è rallentare dai soliti ritmi e darsi il tempo e il gusto di capire.
Scusate il pensiero………
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