sabato 18 febbraio 2012

Crossfire - Deux Fermes - Seconda partita (a parti invertite)

NO "FEEDBACK"??? NO CAPTIONS!!!!!
Così stavolta il Battle Report ve lo beccate  ... "muto".
Abbiamo giocato a parti invertite e stavolta hanno vinto i "Terrible Brothers" (Americani) subendo però una perdita. 
Entrambe le partite ci hanno fatto notare che su questo scenario i Dadi hanno un bel peso sull'esito finale.










This is the End..........

sabato 11 febbraio 2012

Crossfire - Deux Fermes (Commento Finale)

Che dire. A dispetto del limitato uso di basette e di elementi scenici, rispetto allo standard di Crossfire, la battaglia ha richiesto una certa riflessione tattica per essere giocata decentemente, come dimostrano le facce assorte e sofferenti dei Terrible Brothers, nella tensione della Battaglia:


Probabilmente l'uso delle Truppe Nascoste, ha reso più complessa e cauta la gestione dei Movimenti. Si sono verificati i tipici spostamenti ad ampio raggio, da una parte e dall'altra, considerati da molti un difetto di Crossfire. A volte l'ho pensato anch'io, ad essere sincero. 
Però, tenendo conto che l'area di gioco rappresenta una porzione molto piccola di terreno (come dice il Regolamento, "è l'area di efficacia delle piccole armi") la cosa acquista più senso realistico. Basti vedere qualche immagine di Band of Brothers per comprendere ciò che dico.
Bella partita davvero.



Crossfire - Deux Fermes (Battle Report - Parte 2)

La Battaglia continua.......dimenticavo di dire che gli Americani sono gestiti da me, mentre ai Terrible Brothers sono capitati i Parà Tedeschi.

Al secondo colpo l'HMG Americano ottiene solo un PIN e perde l'Iniziativa. I Tedeschi recuperano il PIN e decidono per un Retreat Move che li porta rapidamente alle spalle del nemico. Vogliono attaccarlo prima che si giri, proteggendosi dietro le siepi. Sparano, ma il colpo va a vuoto e la loro Rifle Squad va in NO FIRE restando inoffensiva per questo turno.


L'HMG Americano, riconquistata l'Iniziativa, raggiunge i propri compagni e insieme sparano sui nemici con successo (1 Rifle Squad nemica eliminata), decidendo immediatamente dopo di attaccare il superstite in Corpo a Corpo (foto successiva).



Il nemico non ha scampo e una volta eliminato gli Americani continuano la caccia ai Tedeschi raggiungendo l'HMG (Ted) ormai isolato nel Campo (marrone) a SUD ed eliminandolo in Corpo a Corpo e proseguendo verso NORD (verso gli ultimi nemici rimasti).


Il Firegroup Americano elimina facilmente l'ultima Rifle Squad Tedesca isolando il Comandante di Plotone

Cattura del Comandante di Plotone e fine della Battaglia. Gli Americani riescono a vincere con ZERO (dico ZERO!!!) perdite!!!

Crossfire - Deux Fermes (Battle Report - Parte 1)

E' stato un bel ritorno a Crossfire. La battaglia, piuttosto breve (1 ora e un quarto), ha funzionato con momenti di "tensione" dovuti soprattutto all'utilizzo delle truppe nascoste.
Le Linee Rosse indicano le azioni Tedesche, le Linee Blu quelle Americane

I parà Tedeschi avendo l'Iniziativa entrano da Nord (lato DX) e avanzano cautamente verso l'obiettivo finale (la Fattoria a Sud (in alto a SX). Gli Americani sono schierati NASCOSTI a SX della Linea Verde.


I Tedeschi si fermano davanti al Campo coltivato dinanzi alla Fattoria "obiettivo". Nessuno reagisce. Provano a stanare il nemico con un "Recon By Fire" (sparano alla cieca nel campo x ottenere una reazione, usando il "Firegroup").


Con il 6 sul Dado il nemico è individuato (2 Rifle Squads e il PC). I Tedeschi mantengono l'Iniziativa. Manca però l'HMG. Dove sarà?


Temendo una reazione con Crossfire (l'HMG potrebbe essere ovunque!!!) i Tedeschi cautamente arretrano (il Reteat Move li tiene a riparo dal Reaction Fire) ed evitando di essere visti aggirano la Fattoria a Sud e si portano nel Boschetto. Ancora nessuna reazione dall'HMG nascosto.

Ma l'HMG Americano decide di venire fuori volontariamente dopo vari tentativi falliti di Recon by Fire da parte dei Tedeschi.


.........e sparando all'impazzata danneggia abbastanza seriamente il Plotone Tedesco ottenendo l'Iniziativa (Tedeschi poco fortunati nel Rally: avendo bisogno di un 2+ sul Dado, riescono clamorosamente a fare 1!!!).

(...continua...)

giovedì 9 febbraio 2012

Crossfire - Deux Fermes - INTRO

Il nuovo corso del Manipolo, comincia domani sera con questo piccolo scenario liberamente ispirato a quello suggerito da Ian Hayward (vedi).

Ecco il tavolo (appena preparato):

NORD______________________________________SUD
Ed ecco l'Order of Battle:

Americani: Veterani, 1 PC (+1), 2 Rifle Squads, 1 HMG Squad
Tedeschi:    Veterani, 1 PC (+1), 3 Rifle Squads, 1 HMG Squad
Obiettivi: gli Americani devono mantenere il controllo della Fattoria nell'angolo in alto a sinistra della foto, i Parà Tedeschi devono conquistarla.
Schieramento Iniziale: gli Americani cominciano NASCOSTI a Nord (sx) della linea che attraversa il tavolo, i Tedeschi entrano da qualunque punto del bordo SUD (dx) del tavolo.

Decisioni..."Manipolari"

Parlare fa bene. E al Manipolo si parla.
E si decide di cambiare approccio, perché  è cosa folle compiere sempre la medesima azione ed aspettarsi risultati diversi” (frase attribuita ad Einstein).
Una sequenza operativa  tipica  è la seguente:
piace un periodo storico (o un’ambientazione), si organizza un progetto e ci si attiva per realizzarlo, con l’obiettivo finale di giocarlo in maniera soddisfacente per  poi  iniziare qualcosa di nuovo.
In alcune circostanze, questo processo si inceppa.
Si comincia una cosa nuova e non si riesce a portarla avanti.  Si passa a qualcos’ altro, e ci si arena. Poi di nuovo. E di nuovo ancora.
Se la sequenza si ripete troppo spesso, diventa necessario prendere atto che qualcosa non funziona.
Si è rimasti intrappolati in un loop mentale, da cui non si esce se non si cambia strategia.
A noi del Manipolo,  è successo.
Sempre Einstein pare abbia detto: "non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato".
Così, il Manipolo ha deciso di cambiare approccio e, senza inutili paranoie, ha scelto una via minimalista concentrandosi subito sull’obiettivo finale: giocare.
Lo so. Non sembra bello. Eppure siamo certi che si rivelerà una strategia vincente, perché, in mancanza di un adeguato spazio d’azione per  dedicarsi decentemente a nuovi periodi, nuovi regolamenti e nuove miniature, meglio non sprecare ciò che già abbiamo a disposizione (e che stavamo trascurando). 
Sostituendo ad una prospettiva ampia e sperimentale (fare tante cose diverse nel minor tempo possibile), una prospettiva molto limitata ma più profonda (concentriamoci sulle nostre origini, Crossfire 1/72, ma stavolta facciamolo per bene), abbiamo cambiato la nostra mentalità.
In questo modo si generano sia un Fattore di Collaborazione,  che entra in gioco nel momento delle scelte comuni (le decisioni manipolari) rendendole più efficaci, sia un Fattore di Libertà che rende più rilassate ed indipendenti le idee e le ambizioni (hobbystiche) individuali,  senza metterle necessariamente in comune.
Andrà bene, lo so!!!

Speriamo sia tempo, di Grandi Battaglie...

sabato 4 febbraio 2012

"Stendardooo, Bastardooo!!!" (II) - Conclusione

La battaglia riprende. Finalmente!!!
La Cavalleria di Gondor accorre in soccorso dei compagni arroccati, lanciandosi alla carica su Orchi ed Esterling, senza risultati eclatanti ma riuscendo a bloccare l'avanzata dei nemici verso la costruzione. Lo scenario infatti prevede la vittoria per chi, al termine del 12° turno avrà più miniature nella costruzione. Finirà con un pareggio all'ultimo tiro di Dado da parte delle forze del bene.....
La Cavalleria di Gondor tenta l'avanzata

Intanto il TROLL fa strage di nemici, aprendo varchi per i compagni
Lo "Stendardo Bastardo" soccombe ai nemici preponderanti, ma con onore ed eroismo!!!
Le forze del Male all'ultimo tiro non riescono a sfondare. E' pareggio!!!
Situazione alla fine della Battaglia

mercoledì 1 febbraio 2012

"Astrazione" Fatale...

Durante una battaglia dimostrativa a Crossfire (WWII), un amico osservò: “si,  bello e divertente, ma proprio non mi entra in testa l’idea che quando muovo una basetta con su 3 soldatini, sto muovendo una decina di uomini reali”.
Pare che la coperta della logica sia sempre troppo corta e che il wargamer debba ammettere di aver a che fare con l’impossibile. 
Di più: di doverlo gestire. 
E a volte peggio: di doverlo spiegare (magari a sé stesso).
Che tre miniature su una basetta  rappresentino dieci soldati, è un concetto tutto sommato digeribile; che quella basetta che agisce sempre e comunque come un blocco unico, sintetizzi una serie complessa di azioni non necessariamente contemporanee o coordinate, è più difficile da assimilare. Se poi saliamo di livello, e facciamo diventare la nostra basetta un intero Plotone o addirittura un Battaglione, la complessità si moltiplica all’infinito.
Mentre sposto la mia piccola basetta/fomazione dal Bosco A al Campo B, dietro la copertura di un edificio e sotto il fuoco nemico, l’occhio sta guardando (e la mano sta muovendo) un riassunto statistico, una matrice di dati complessi, un qualcosa di impalpabile e di sfuggente...

Dovrei darmi allo Skirmish estremo….?