Si fa un gran parlare di come coinvolgere
le persone nell’hobby del wargame.
C’è addirittura chi parla a cuor leggero
di… “fare proselitismo”.
E’ un concetto che, per mia formazione, mi
mi mette a disagio.
Sta passando sempre più l’idea fuorviante che il
solo modo per “coinvolgere” chi è a digiuno di wargame sia preparare tavoli
ultra-professionali, con ambientazioni e miniature ineccepibili.
Che errore!
La creatività non è un fatto semplicemente tecnico.
La
creatività è inclusiva. MAI esclusiva.
E non ha canoni. Che piaccia o no, non ne ha.
Spero che dopo le scuole di calcio e
quelle di scrittura creativa, qualcuno non pensi di fondare le scuole di
wargame.
Una volta sono stato ripreso per aver
scritto “facciamo una partita a wargame?”.
"Partita? Non è mica un gioco, caro mio!!!", mi
hanno detto.
Infatti è un GAME…….
Sapete: mi rendo sempre più conto che per
appassionare le persone intelligenti la "Creazione Perfetta" conta (conta?) molto meno
dell’atto primordiale del creare dal nulla e da sè stessi. E che il creare per piacere, diletto e
divertimento, anche improvvisando, è indipendente da qualunque tecnica o
tendenza del momento.
Fidatevi.