giovedì 25 dicembre 2008

I Confini di Foghorn - CAP. 1

L’uomo con la barba incolta batte’ con rabbia il pugno destro sulla sua scrivania di legno. Dopo qualche secondo di silenzio, tuono’:
E’ ora di finirla! Tutto questo e’ intollerabile!”.
Il piccolo gruppo di uomini in uniforme in piedi dinanzi a lui, sembrava incapace di reagire.
Robert Palansky era il Comandante in capo della FO.Or.  Aveva circa quarant’anni ed un’energia inesauribile. Vestiva la sua gloriosa tuta da combattimento, con il giusto carico di nastrini colorati sul petto.
Cosi’ vanno le cose da queste parti. Il Comandante della FO.Or., carica in teoria a nomina governativa, è di fatto destianata agli Undez. Il rischio di rivolta tra le truppe orientali e’ considerato troppo alto perche’ questa regola non scritta possa essere disattesa.
Palansky scruto’ con occhi truci gli uomini del suo staff. Abbasso’ la voce, che si fece piu’ cupa.
Chi credete di prendere in giro! I tempi stanno cambiando troppo rapidamente e noi non possiamo piu’ crogiolarci in questa squallida inerzia.
Si fermo’, chiuse gli occhi per qualche secondo, poi aggiunse scandendo:
E speriamo che non sia troppo tardi!”.
Tempi duri per le alte sfere militari di Undez.

L'incapacità di fare seguire delle iniziative decise e convincenti alla recente Dichiarazione d'Indipendenza (2003) ed ai proclami a favore della Liberazione di South-Undezia, aveva messo davanti agli occhi dell’opinione pubblica amica e nemica, i limiti della preparazione militare.

Gli Ufficiali dello staff uscirono dalla stanza a testa bassa.

Rimasto solo, Palansky sorseggio’ il suo caffe’ caldo. La rabbia e la cupezza, furono immediatamente sostituite da una sorta di lucida e calma soddisfazione. Prese il telefono, allungo’ le gambe poggiando i piedi sulla scrivania e con voce ferma disse all’operatore:
Mi passi Abely, sulla linea riservata”.
La discussione con il Colonnello Abely, Capo della Guardia Speciale fu breve e concisa. Molto probabilmente i due avevano da tempo approntato una sorta di “piano d’emergenza” ed era ormai giunto il momento di metterlo in pratica.
Sarebbero state aumentate le unita’ di ricognizione e controllo al confine, senza dare nell'occhio.
Inoltre, bisognava approntare un piano spionistico per monitorare le attivita’ del D.R.A. (Dipartimento per la Ricerca Archelogica), che a dispetto del nome, si occupava soprattutto di ricerca finalizzata allo sviluppo degli Armamenti. Proprio il ritrovamento di enormi quantita’ di progetti dettagliati riguardanti vecchie armi da fuoco, tanks, caccia, imbarcazioni militari, e molto altro durante gli scavi archeologici voluti dal D.R.A., era stato il punto d’inizio di un forte riarmo negli ultimi decenni, gestito, ovviamente, dal Governo Legittimo situato a Petra.
Palansky e Abely una volta tagliati fuori dal D.R.A., non avevano avuto altra scelta che proclamare l'indipendenza, per anticipare i tempi di una guerra che consideravano, non senza una certa non dichiarata soddisfazione, inevitabile e decisiva.

Soprattutto ora.........

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