sabato 20 ottobre 2012

DH, la mosca e il "volo relativo".

Nel mio ultimo viaggio in aereo mi sono soffermato ad osservare una mosca che svolazzava tra i passeggeri, ignara del fatto che il suo moto continuo, non poteva cambiare il fatto che l'aereo l'avrebbe portata, suo malgrado, in un posto lontanissimo. 
E' la stessa sensazione che provo guardando noi (il Manipolo) provare e riprovare le regole iniziali di Disposable Heroes, ricominciando ogni volta dalla prima pagina, come fosse un nuovo regolamento.
Dove ci porterà questa sorta di moto circolare, sempre uguale a sè stesso?

Nota lieta, finalmente il Manipolo si arricchisce di un nuovo amico. 
Angelo, al suo esordio, si è visto propinare una presunta "demo" di DH, guidando un Lmg Team americano, in corrdinamento con il mio Rifle Team. Partita senza storia. I tedeschi dei Terribles hanno capitolato in pochi minuti, tra sbadigli, chiacchiere al vento,  una breve lezione di pittura di Giorgio..... e tanti ingenerosi commenti offensivi a Crossfire.....

A sx, Angelo al suo esordio!!!
 
 
LMG Team, di Angelo.
 
 

4 commenti:

  1. Caro Roby,
    ahimè ti devo contraddire su alcuni punti descritti nel post...

    Parlando di moto perpetuo mi vengono in mente le "possibilità" (fatte con convinzione da parte nostra e credo anche tua!!) almeno in 3-4 riprese date a crossfire, per far "piacere" il gioco a noi ed eliminare la componente negativa nel tuo rapporto di amore/odio con questo regolamento!
    In fin dei conti il gioco non mi dispiaceva tanto, ma ogni volta bisognava riprendere il gioco e cercavamo di fare passi in avanti come inserire il cecchino o il mortaio con lo schermo fumogeno, perseverando sullo stesso scenario, quindi in sostanza non si andava nè avanti nè indietro nella conoscenza del regolamento, mentre parti magari molto più interessanti come mezzi etc. venivano etichettate come ostici tabù buttandoti/buttandoci giù!!

    Noi di certo non siamo stati i primi a leggerci il regolamento, ma come detto più volte, secondo me la lingua inglese costituisce un "ostacolo" che non mi invoglia alla lettura, senza comunque dimenticare gli impegni mattina e pomeriggio per studio o altri svaghi, come d'altro canto i tui impegni lavorativi, matrimoniali e paterni.
    Quando si era deciso di accantonare "quasi" per sempre crossfire, sfruttando il periodo di pausa post esame, mi ero messo a leggere e tradurre blitzkrieg kommander in versione ridotta, ma abbiamo comunemente deciso di scegliere Disposable Heroes.
    Il mio parere su DH non è chiaro dato che, come hai espresso nel post, ogni volta che ci siamo messi a giocare, dovevamo ripartire dal ripetere sin dall'iniziativa.
    Inoltre nella penultima partita giocata non ho visto tutto questo squilibrio tra le forze, anche grazie al fatto che la presenza di 3 unità per giocatore aumentava le variabili in campo!!

    non prendere questo post come un rimprovero o predicozzo
    quanto come un analisi abbastanza razionale ;)

    a presto
    Giorgio il teribbile!!

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  2. Giorgio,
    non dici nulla di sbagliato.
    Tutt'altro.
    E stai tranquillo, battute a parte, non ho nessuna intenzione di ripassare a Crossfire, eh eh eh!!!

    Ma lasciami dire una cosa: alla fine, secondo me, se un regolamento incuriosisce davvero, ci si entusiasma subito senza tanti poblemi e la voglia di vedere come funziona fino in fondo diventa un fattore naturale.
    Tutto qui.

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  3. Mi permetto di dare un consiglio...non partite dal regolamento ma dal periodo storico preferito. E considerate il livello della simulazione, tattico, operativo, strategico, che vi è più consono.
    Un' altra cosa. Il modo migliore per sfruttare Crossfire è utilizzare scenari storici e non cercare di fare partite "a pari punti"...

    Salutissimi a Tutti.

    Marzio.

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    1. Si Fog, l'ordine di scelta da te suggerito è quello più logico e razionale. Bisognerebbe sempre ragionare in questi termini (estenderei il concetto di "periodo storico preferito" anche ad ambientazioni non storiche, Fantasy e/o Sci-Fi).

      Riguardo CROSSFIRE, tanto per la cronaca, credo che sia un regolamento molto "misunderstood", per dirla all'anglosassone. Il fraintendimento deriva dal fatto che i repentini passaggi di iniziativa danno poche certezze e il movimento da una copertura all'altra in tempo reale, proprio come nella realtà, costringe a mantenere sempre l'attenzione sull'azione e sul terreno.
      Un tipo di realismo che nessun' altra meccanica di gioco è riuscita per ora a garantire, che piaccia o no.
      Questo implica la necessità di un senso tattico reale, basato sul territorio su cui si combatte, e non su misure, ranges, morale, etc.
      Dalla "semplicità" delle regole scauturisce una grande "complessità" tattica determinata delle scelte rapide che la dinamica di Crossfire impone.

      Interessante questa recensione di N. LLOYD:

      http://www.lloydianaspects.co.uk/wargames/crossfire/cfdescr.html

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