Altro fattore per me fondamentale in un Wargame è la possibilità di prendere decisioni frequenti, difficili e che implichino un bel carico di conseguenze sull'esito finale della battaglia.
“Che faccio? Arretro o attacco? Esco allo scoperto o aspetto i rinforzi? Muovo prima la Squadra A o il Tank B?".
“Che faccio? Arretro o attacco? Esco allo scoperto o aspetto i rinforzi? Muovo prima la Squadra A o il Tank B?".
L’atto del decidere dovrebbe essere sempre… decisivo. Più di qualsiasi altro meccanismo.
Non mi basta disporre i pezzi secondo le indicazioni dello scenario e poi declassarmi a “macchina tira-dadi e sposta-soldatini”, al servizio di un sistema di gioco. Non riesco a digerire i regolamenti in cui le decisioni sono prese da una Tabella, in base al risultato dei Dadi, e in cui la mia personale influenza, si limita a sperare che il “Fato Tabellare” non blocchi il fluire logico dei miei pensieri verso le prossime mosse da fare ("se esce 3 avanzi ma non in terreno difficile, se esce 2 resti fermo, se esce 1 scappi, ma solo verso il tuo lato del tavolo"...bleah...).
La vera sfida sta nella catena decisionale innescata dal giocatore, non in un meccanismo freddamente autonomo e casuale innescato dai Dadi.
..se guardo i volti di quei giovani soldati e ufficiali di 20 anni di cui la foto che hai postato mi sembra quasi che sorridano sornioni alle tue domande.."speriamo che non esca un doppio 6!! - quello in primo piano" oppure il primo a sinistra. "ecco, io sono qui in questo mezzo in questo posto del cavolo ad aspettare il fato e questi parlano di tabelle e dadi..".
RispondiEliminaPerò Roby i regolamenti devono per forza fissare delle regole limitative altrimenti non sarebbero regolamenti. Come si fa?
E chi dice il contrario? Basta che non si esageri: "Per andare da A a B deve uscire 5 o 6" oppure "per vedere il nemico in terreno aperto devo fare 3-6". Prendi Crossfire: mi muovo come mi pare, facendo attenzione a non essere beccato. Punto. Ti vedo se non c'è nulla in mezzo. Punto. Ecco cosa intendo. Ovvio che la casualità è inevitabile, come nella vita. Ma spesso si esagera e non ci si accorge che è il regolamento che gioca al posto nostro.
RispondiEliminaSi. Il "comandante" deve avere l'opportunità di dare gli ordini. Attenzione che non sempre questi per varie ragioni venivano eseguiti come stavano. Probabilmente quel regolamento di cui dici che richiedeva un tiro di dado per andare da A a B voleva immaginare che qualcosa poteva incepparsi nella catena di comando. Crossfire è certamente un metodo innovativo e facilmente giocabile nei movimenti, si inceppa, secondo me, una volta che le distanze si accorciano (discorso lungo che spesso abbiamo affrontato). Ritornando alla tua domanda iniziale. IL giocatore in "comando" deve avere in mano delle regole che servono ad impedirgli di fare proprio tutto quello che vuole (altrimenti è il caos) e che gli permetta di esprimere la sua tattica (essendo un gioco di wargame). Ogni regolamento cerca, come può o meglio crede, di amalgamare le due cose. IL wargamer dovrebbe essere messo in condizione di giocare pensando e non giocare aspettando la sorte. E che vinca il migliore..
RispondiEliminaLo so. Infatti in Crossfire, tranne che per i Tedeschi, il PC deve avere LOS sulle proprie Squadre perchè queste possano muoversi e per alcune nazionalità tale LOS deve essere permanere anche alla fine del movimento. Ma cmq contestavo quei regolmenti (e ce ne sono anche di famosi) che "funzionano" solo in questo modo. Le Tabelle giocano, tu sposti i soldatini per loro...
RispondiElimina..ho capito il problema. E' un problema funzionale del regolamento. Comunque concordo nel fatto che il wargamer deve esprimere la sua libertà tattica di gioco. Un qualcosa che si avvicini alla bravura del giocatore degli scacchi con regole giustamente complesse ma non tali da obbligare a tenere sempre in mano il regolamento per ogni secondo di gioco. Ma esiste questo regolamento?
RispondiEliminaCon tutti i suoi limiti (che ben conosciamo e che solo in parte dipendono da come lo giochiamo), Crossfire.
RispondiEliminaUn po' di tempo fa scrissi sul forum di Dadi & Piombo un post che si intitolava "Errore, caro amico mio...". Grosso modo parlava proprio delle possibilità che un regolamento dovrebbe dare al giocatore e al tipo di rapporto che il wargamer dovrebbe avere con il wargame. Ahimè non penso sia stato capito molto, ma probabilmente la colpa è mia che scrivo sempre troppo.
RispondiEliminaIo sono tra quelli che ti fraintese e me ne scuso. In questi post so di esprimermi in modo un po' categorico, ma si tratta solo di modestissimi pareri. Personalmente io, in qualità di "wargamer", ho un rapporto molto conflittuale con alcuni aspetti comuni del "wargame" e del mondo che lo circonda. Argomento da approfondire...
EliminaNon ti preoccupare, la colpa non è tua, ma ripeto solo mia
RispondiEliminaFigurati! Ma sai, l'argomento mi è particolarmente caro, dato il mio rapporto perennemente "precario" con l'hobby...
EliminaFabio, lo so che la domanda è un po' strana, ma mi piacerebbe sapere quali sino i tuoi Regolamenti preferiti.
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