martedì 10 novembre 2009

SCALA MINIATURE



Qualcuno è in grado di risalire alla scala di questo Tank sulla base di queste fotografie?
Il conronto è con un tappo d'acqua minerale.



mercoledì 2 settembre 2009

I Confini di Foghorn - Cap. 10

Palansky non sapeva se ridere o disperarsi.
Possibile che un filmato così grossolanamente cinematografico, col suo "fungo atomico d'archivio" e la minaccia dell'apocalisse atomica imminente, potesse influenzare il suo popolo? L'Ufficio Propaganda ne era certo.
La pellicola era stata realizzata in fretta e in furia, riciclando spezzoni di film, documentari e notiziari tratti dagli archivi "pre-storici" requisiti alle sezioni locali del D.R.A.. Nessuno era in grado di collocarli cronologicamente o di dargli un concreto senso storico.
Durante la conferenza stampa seguita alla proiezione (e trasmessa in contemporanea su tutto il territorio nazionale), Palansky provava disagio. Non era fiero di strumentalizzare la buona fede di un popolo martoriato giorno dopo giorno da conflitti senza via d'uscita.
Ma era l'ennesimo prezzo che la sua coscienza doveva pagare per costruire un "futuro" accettabile.
Così, spiegò, bisognava elevare il livello di attenzione ed essere pronti ad ulteriori sacrifici.
"Ecco cosa probabilmente succederà al nostro mondo" disse indicando il fermo immagine del fungo atomico rosso fuoco, proiettato a colori vivaci sulla parete alle sue spalle, "se non agiremo immediatamente e con fermezza per neutralizzare le attività criminali del malvagio nemico Petrano!!!".
Gli applausi scroscianti ed uno share televisivo del 90%, confermarono che ancora una volta aveva recitato efficacemente la sua parte.....

martedì 25 agosto 2009

"IL DESERTO", ovvero, il Senso delle Cose

"C'è un limite a tutto, anche alla passione...".
Pensiero giunto improvviso, chiaro e spontaneo.
Mollo i pennelli e la miniatura già imbasettata e mezzo dipinta.
Una folata di scirocco mi infastidisce senza rinfrescarmi.
Inscatolo il tutto e vado a farmi un giro sulla scogliera, in cerca di refrigerio.
Completo il pensiero precedente: "se la passione diventa frustrante, è il momento di riflettere su che senso abbia ostinarsi a portarla avanti...".
Sarò retorico. Sarò pesante. Sarò stanco.
Fate voi.
Io DEVO tirare le somme. Non posso farne a meno.
Negli ultimi anni ho letto decine di regolamenti, ma ne ho giocati soltanto tre (CROSSFIRE, FANTASY WARRIORS e MdE-WWII), per un numero ridicolo di volte.
Ho acquistato molte miniature ma ho dipinto una compagnia e mezzo per Crossfire 1/72, due compagnie per Crossfire 6mm (mai usate), 4 Squadre (incomplete) per MdE-WWII, 2 Starter Packs di Infinity (mai usati), una scatola di Cavalieri Celtici 1/72 (mai usati), qualche miniatura in 15mm (mai usate).
Ho creato quasi dal nulla, scavando nei ricordi dell'infanzia, un background romanzesco, piacevole e stimolante e un regolamento skirmish semplice e divertente.
Ma devo ammetterlo: non sono riuscito a liberarmi da quel costante ed ineluttabile senso di profonda insoddisfazione per un hobby bellissimo ma vissuto in un completo, incontrovertibile, "Deserto Ludico-Wargameistico".

Almeno, posso dire di averci provato!!!

lunedì 10 agosto 2009

German Elite Troops - WWII

Come promesso ecco i Tedeschi. Si tratta delle Truppe d'Elite WWII della Italeri.
L'uniforme non è quella reale. Ho preferito, per esigenze di gioco, un grigio-azzurro, più azzurro che grigio. Dal vivo fanno un ottimo effetto.
Ecco come li ho dipinti:
Colore di fondo: Nero Opaco diluito 50%
UNIFORME: MATT ROYAL BLUE schiarito con COLD GREY (a pennello secco)
ELMETTO: COLD GREY (a secco)
CINTURE VARIE e ARMI: NERO, JAPAN MEDIUM BROWN e leggera passata di GUN METAL a pennello secco.
Dopo un'interessante discussione sul Forum di Dadi&Piombo, ho deciso di non usare mai più il Trasparente Opaco.
Allora eccovi il Rifle-Team, guidato dal Comandante di Squadra
Poi l'LMG-Team guidato dal suo Vice
E infine, il mitico Comandante di Squadra!!!


venerdì 7 agosto 2009

US Marines WWII

Non ho potuto fare a meno di acquistare gli "US Marines WWII" 1/72 della Revell, (impiegati nel Pacifico). Sono davvero molto ben scolpiti ed in pose dinamiche, piuttosto inusuali. Mi sono sembrati subito perfetti per costruire una Squadra "tipo" per MdE-WWII.
Qui di seguito le foto delle varie fasi di pittura:
Ecco il mio Sergente Capo Squadra appena uscito dalla scatola e provvisoriamente imbasettato per cominciare a pittura.
Mano di NERO Opaco, diluito con acqua (al 50%) per non nascondere i particolari della miniatura.

VERDE, ma solo sull'uniforme e lasciando trasparire tracce irregolari di nero nei punti "critici". Giunture, pieghe, zone in ombra, etc.
Ho lasciato il Nero di base sul resto del soldatino.

KAKHI Chiaro, per Elmetto, alcuni accessori attaccati alla cintura, scarponi e MARRONE Legno (qui non si vede) per il manico delle pale e per alcune parti dei fucili



CARNICINO per viso e mani, senza esagerare, in modo che traspaiano i particolari del volto.




VERDE schiarito al 50% con Bianco, passato a "pennello secco" sulle parti Verdi dell'uniforme

OLIVE DRAB sull'elmetto, successivamente "invecchiato" con lo stesso colore leggermente schiarito e utilizzato a "pennello secco".

Perdonate l'imbasettamento "bianco". Sarà sostituito appena possibile.
In genere non vado oltre con la colorazione. Questo tipo di tecnica, oltre a garantire tempi brevi, dà alla figura quel senso di "trasandato" tipico del soldato sul campo di battaglia ed evita di far sembrare i soldatini delle "statue" luccicanti.
A proposito, dovrei passare il trasparente opaco, ma temo di rendere la miniatura troppo lucida. Qualsiasi suggerimento sarebbe prezioso.

Vi saluto e vi anticipo che nei prossimi giorni "usciranno" anche i Tedeschi.....





giovedì 23 luglio 2009

I Confini di Foghorn - Cap. 9

Palansky era di nuovo raggiante.
L’impresa di suo cugino, Pappo Lo Red, lo aveva rinvigorito. Si sentiva pieno di risorse e voleva assolutamente sfruttare il momento.
In sole 24 ore erano stati rimandati a casa tutti i Petrani del nord. Finalmente. Il “famelicoD.R.A. (Dipartimento per la Ricerca Archeologica), sul territorio Undez, non esisteva più.
La ricerca era ora nazionalizzata!!!
Convocò gli alti vertici militari, nella sua residenza estiva poco fuori la capitale Quintopia.
Signori” disse con la solita calma delle occasioni ufficiali; “non mi servite più”.
L’aria nella grande sala riunioni era umida e molto calda.
La tensione era palpabile.
I militari (erano una decina circa) si guardarono attoniti, nelle loro uniformi cariche di lustrini.
Il Col. Abely fu il solo a non sorprendersi. Sapeva che anche per lui era finita.
Troppi errori e troppa superficialità avevano trasformato in sconfitta, una vittoria scontata contro gli ex-Ducati….Inammissibile….giustamente inammissibile.
A dire il vero” continuò alzando gradualmente il tono della voce “l’intera FO.Or., col suo ciarpame e le sue complicazioni, non ha più alcun senso. Consideratevi liberi dal servizio. Per sempre…”.
Abbassò la testa sul carteggio che aveva sulla scrivania e non li degnò più di uno sguardo.
Voltarono mestamente le spalle ed uscirono in silenzio. Nessuna protesta.
Rimasto solo, Palansky si fece pensieroso. Era profondamente dispiaciuto per il Col. Abely, suo grande amico e compagno di mille battaglie. Ma non poteva tornare indietro. Lui avrebbe capito.
Passò a pensieri più entusiasmanti.
Il giorno dopo avrebbe fatto promulgare un Decreto di scioglimento delle Forza Operativa Orientale.
Undez era libera e indipendente. Non era più l’Oriente di nulla.
Contestualmente sarebbe nata la Forza Armata della Repubblica del Popolo Undez, strutturata in un’unica Armata, sotto la guida del solo uomo al mondo di cui si fidava ciecamente: Pappo Lo Red. Da ora il Generale Pappo Lo Red!!!
Era l’uomo giusto. Saggio, leale, capace di guidare i suoi uomini alla vittoria. Un talento naturale. Avrebbe scelto lui il suo staff.
Restò seduto ancora un po’, mentre prendeva appunti disordinati su un foglio di carta bianco. Per sé avrebbe tenuto la sola carica di Presidente della Repubblica, che già gli garantiva il controllo totale grazie ad un quanto mai previdente diritto di veto sulle decisioni del Congresso.
Andiamo avanti” pensò “andiamo avanti..:”.

"Frammento 5" dal Diario di Pappo Lo Red

".....gli echi della sconfitta sono giunti fin qui.
E con essi l’ordine perentorio di entrare in azione, senza attendere oltre.
Un passo in avanti. Finalmente. Qualcosa di utile da fare.
Non mi piace essere prepotente con i miei simili.
Non mi piace affatto.
Mi consolo pensando che il nostro scopo primario è agire per un bene superiore.
Per innalzare il livello etico di questa società confusa e stanca.
E per questo obiettivo, non si possono avere esitazioni.
Ho fiducia, nonostante tutto. Nonostante gli anni di solitudine e di silenzio.
Sono bastate 24 ore per dare una scossa, ancora una volta, alla storia.
Appena 3 Squadre, stavolta scelte solo ed esclusivamente da me.
I miei uomini!
Qualcuno ha mugugnato.
Qualcuno mi ha guardato con aria di sfida.
Qualcuno mi ha dato una pacca sulla spalla.
Tutti hanno agito al meglio delle loro capacità. E forse oltre. Uno accanto all’altro.
Abbiamo preso, identificato, isolato ed immediatamente accompagnato oltre confine, oltre il fiume, ogni Petrano ancora presente nel Cantiere di Nisevyn e nei Laboratori circostanti.
Qualcuno ha opposto resistenza…… Non mi piace fare il prepotente con i miei simili….
Non mi piace affatto…..
Alle tre del mattino l’operazione era conclusa. I Cantieri sono ora ufficialmente e integralmente nostri.
“Non c’è più traccia di Petrano” riferisco a Robert Palansky sulla linea riservata.
La seconda Freccia ha colto nel segno” mi dice compiaciuto e calmo “Fiducia ben riposta” aggiunge, dopo qualche secondo di silenzio.
Forse mi studia.
Non faccio commenti.
Semplicemente ringrazio e torno al mio posto, pronto a combattere per la mia terra e per provare a non soccombere a questo continuo senso di vuoto…..”

(Dal Diario di Pappo Lo Red, Comandante "Secret Special Forces")

Campagna dell'Anno 1.000 - La Mappa

La Mappa della mitica "Campagna dell'Anno Mille"...quella originale......



mercoledì 22 luglio 2009

I Confini di Foghorn - Cap. 8

Qualcosa non era andato per il verso giusto.
Il Blitz improvviso contro il quartier generale del Duca di Logreèn era fallito.
Le truppe nemiche non erano sembrate per nulla sorprese e non si erano fatte intimidire dai soldati Undez.
La prima delle tre "Frecce" del piano di Palansky, considerato fino a quel momento vincente e risolutivo, non aveva centrato il bersaglio e si era infranta sul muro della sconfitta.
Gli ex Ducati erano ancora lì, purtroppo, nelle mani di un Ippocampo XI più furbo e attrezzato del previsto.
Accigliato, continuò a fissare il suo piano confrontandolo con i rapporti arrivati dal campo di battaglia. Era preoccupato ma non sembrava aver perso la fiducia.
Tutt’altro.
Per Palansky non esistevano fallimenti, ma solo “risultati” da cui trarre insegnamento, esperienza e nuova motivazione.
Bisognava reagire immediatamente!
Ma come? Continuando come se nulla fosse e provare a “scoccare” le altre due "frecce" tracciate nel piano o prendere tempo e valutare con calma le reazioni del Congresso e dell’opinione pubblica?
Chi era dalla sua parte? E chi, invece, gli avrebbe voltato le spalle al primo segno di debolezza?

martedì 21 luglio 2009

Attacco a sorpresa (2^ Parte)

Ecco la situazione sul campo di battaglia, alla ripresa della battaglia.

I soldati UNDEZ (Inglesi) tentano a più riprese l'assalto All'HMG nemico che si dimostra molto impreciso........


.....finchè il Capo Squadra Undez non si lancia in un'azione eroica con lancio di granate colpendolo gravemente ma rimanendo inevitabilmente ucciso!



Intanto, dopo almeno 5 o 6 turni di continui scontri a fuoco, anche il Vice Capo Squadra Undez viene eliminato.
La battaglia è finita. I soldati del Ducato di Logrèen sorprendono il mondo respingendo il blitz Undez.
Bravo Gipo!!! Nonostante i dadi, bisogna ammetterlo, non ti siano stati per nulla amici!!!

giovedì 16 luglio 2009

Attacco a sorpresa (1^ Parte)

Finalmente torniamo a giocare nel garage di Gipo!


Nonostante il caldo e lo spazio limitato, si sta bene. Ripetiamo il piccolo scenario che avevo fatto in solitario (quello dell'attacco alla casetta). Gipo tiene i Tedeschi io gli Inglesi e simuliamo un attacco-lampo a sorpresa di Commandos Undez in territorio del Ducato di Logreen, come prima parte di un piano più ampio approntato da R. Palansky (vedi Cap. 7 dei "Confini di Foghorn", nel post precedente).
Scusate l'incoerenza nell'uso delle nazionalità dei soldatini opposte rispetto alla battaglia precedente, ma.... non ci stavamo "badando"!!!

Gipo schiera i suoi a difesa della "casetta". Sembra voler sfruttare pienamente i muretti a secco!
I "miei" si allineano dalla parte opposta, già divisi in due Sezioni. Il Tank parte in "quarta"!


Il mio Tank entra troppo presto nella Linea di Tiro del Bazooka nemico schierato sul lato destro dello schieramento (mio errore per troppa foga!!!). Distrutto immediatamente!!!




Dal lato opposto, con un assalto fortunato, metto in crisi le difese nemiche provocando diverse perdite.

Dopo un'ora di gioco e circa 5 o 6 turni, la situazione è ancora tutta da decidere!!! Ma è tardi e dobbiamo andare. Riprenderemo la stessa battaglia Lunedì. Ah i vantaggi del garage!!!!!

martedì 14 luglio 2009

I Confini di Foghorn - Cap. 7

Il piano era pronto.
Semplice, essenziale, risolutivo.
E soprattutto avrebbe anticipato le mosse dei troppo macchinosi nemici.
Le alte temperature estive non intaccavano la concentrazione di Palansky, mentre su un grande foglio dispiegato sulla scrivania ne studiava le fasi di realizzazione.
Ringraziò sé stesso per aver anticipato di qualche mese la più imponente mobilitazione militare e popolare dai tempi che precedettero la Grande Guerra e, soprattutto, di averlo fatto con la giusta discrezione.
Con una matita nera tracciò con tratto fermo 3 frecce sul foglio.
Poi sorrise e alzò il telefono, mentre dal cassetto più in basso tirava fuori una vecchia pubblicazione tutta sgualcita: “Sir Edgar Palansky – History of Blitzkrieg”.

domenica 12 luglio 2009

I Confini di Foghorn - Cap. 6

Chissà se qualcuno se ne era accorto.
Palansky, sorridendo, pensò che l’unico in grado di capire qualcosa di ciò che stava accadendo era il suo nemico più pericoloso, ma più rispettabile: Eustachio Starritto.
Una mente raffinata. Profonda.
Ma Starritto era lontano, troppo preso dai problemi generali di Petra, per potersi soffermare sulle… minuzie.
Questo non diminuiva affatto la sua pericolosità.
Gli mancava gente in gamba come Starritto.
Sono circondato da idioti”, pensò, senza perdere la calma.
Bisognava far presto. I confini tremavano e da un momento all’altro ci si poteva trovare immersi in una guerra terribile.
Un’altra.
Bisognava al più presto prendere il controllo dell’intero territorio.

Il dopo elezioni era stato apparentemente quieto. Ogni gruppo politico aveva preso il suo posto nel Congresso della Repubblica e aveva cominciato a lavorare.
Ippocampo VIII Logreen Leader del R.U.G.A. si era reso conto troppo tardi e con inevitabile rassegnazione, che Palansky non era il benefattore atteso, ma solo un cinico stratega, che stava legando al proprio laccio amici e nemici.
Cinico, ma efficace.
Nulla aveva fatto per evitare che, subito dopo le elezioni, il suo fratello usurpatore, Ippocampo XI Logreen invadesse l’ormai ex-ducato di Lorànge impossessandosene in pochi giorni.
Molte immagini, secretate al pubblico, dimostravano addirittura la presenza di Commandos della "South Undezia Liberation Army", notoriamente appoggiate dall’esercito Undez, combattere accanto alle truppe regolari del Ducato di Logreen. Chi le aveva fatte passare? Chi le addestrava?
Possibile che Palansky sfruttasse uno spietato dittatore, suo acerrimo nemico da tempi immemori, avversario dichiarato e indomito di ogni concetto repubblicano, il cui fratello e predecessore, per desiderio di pace, sedeva nel suo stesso Congresso, per cancellare il debole ed inoffensivo ex Ducato di Lorànge?
Si. Possibile.
Anzi, probabile.
E quale sarebbe stato il prossimo passo?


NELLA FOTO, TRUPPE REGOLARI DEL "Ducato di Logreen" (a sinistra) VENGONO ADDESTRATE DA COMMANDOS DEL "South Undezia Liberation Army" (a destra) - Archivio Fotografico del Congresso del Popolo Undez.

sabato 11 luglio 2009

MdE - WWII

Ecco "MdE - WWII"
Puoi riceverlo Gratuitamente!!!!!!!!!!!!

Questa versione, è frutto della revisione di MdE 2 in cui, aimè, ho riscontrato troppe imperfezioni e incoerenze.
Questa versione è di gran lunga più leggibile, giocabile e soprattutto coerente con le mie intenzioni di partenza, delle precedenti (MdE ed MdE2) .
Spero possa essere apprezzata.

Inserisco di seguito un mini-scenario:



SCENARIO: Gi Inglesi, schierati in basso nella foto , devono stanare un gruppo di Tedeschi che resistono nei pressi di una casetta diroccata (in alto nella foto) dove hanno posizionato un "nido" con un HMG coperto da sacchetti di sabbia.
INGLESI: 6 Fanti (Veterani), 1 Capo Squadra (Veterano), 1 Vice (Regolare), 1 Tank (Eff. 2 - Arm. 4 - Cor. 3).

TEDESCHI: 6Fanti (Regolari), 1 Fante con Anti-Tank (Eff. 2 - Arm. 4) (Regolare), 1 HMG (Regolare), 1 Capo Squadra e 1 Vice (Regolari).

Tavolo 80 cm x 80 cm, disseminato di Boschi, una casetta diroccata, qualche terreno coltivato recintato parzialmente con muretti a secco.




Il TANK Inglese sfrutta la propria velocità sul Terreno aperto per procedere coprendo l'avanzata dei propri Fanti, ma i Tedeschi decidono di non aspettare e scatenano un assalto con i propri mitraglieri assestandosi nei pressi dei boschetti dinanzi alla casetta!!! Il Tank, nonostante la buona posizione, non riesce a fermarli fallendo clamorosamente un colpo sui nemici nel boschetto alla sua destra.



Il Bazooka Tedesco, rapidissimo, sbuca dal Bosco e sorprende il TANK, distruggendolo al primo colpo!!! I Tedeschi esultano!!! Ma nel frattempo perdono il loro eroico Caporale (Vice Capo Squadra) in un violento scontro a fuoco ravvicinato, per coprire il movimento del soldato con il bazooka.

Ecco un particolare del micidiale colpo di bazooka!
















La Battaglia continua nei boschi centrali, mentre l'HMG presidia la casetta. Forse avrebbe fatto meglio ad unirsi ai combattimenti. Infatti, proprio mentre i Tedeschi sembrano poter travolgere i nemici, un colpo di mitra dal bosco colpisce il Sergente (Capo Squadra), eliminandolo, al termine del 7° turno. Così, inaspettatamente, i Tedeschi sono costretti a fare il Test di Morale. Avendo una F.O. pari a 4, lo falliscono, ottenendo un 5 con il Dado, e sono così costretti a fuggire dal campo di battaglia!!!!!!! Se l'HMG fosse entrato in gioco subito, probabilmente avrebbe permesso di allungare di almeno un paio di Turni lo scontro e probabilmente di non soccombere.

giovedì 9 luglio 2009

Campagna dell'Anno 1.000

(CAMPAGNA PER "EROE SOLITARIO")


Tra i monti e le vallate di una terra antica, sferzata dalle fredde bore del nord e carezzata dalle umide e calde correnti meridionali, vivono le genti Undez e le genti Petrane, sparse in 7 Città dette “I Sassi del Creatore” poiché la tradizione vuole siano state gettate sul pianeta dal Creatore stesso, per decretarne la sorte (gettare sassi in terra per leggerne gli auspici è il tradizionale rito di vaticinio in uso tra i Petrani).
In verità sono poco più che grossi villaggi, fondati all’epoca dei primi insediamenti agricoli nella grande e fertile Valle del Fiume Antico, naturale protezione da predatori selvaggi e dall’eterna lotta tra umani per la sopravvivenza.
I due popoli prevalsero sugli altri, lottando duramente per la conquista delle posizioni migliori, e passando secoli a guerreggiare per un palmo di terra fertile o un tratto di fiume pescoso.
Le “7 Città” furono distrutte e ricostruite innumerevoli volte, passando di mano in mano da un decennio all’altro, in una lotta tanto naturale quanto irrazionale.
Nell’anno 1.000, atteso con impazienza e terrore dal popolo ammaliato dalle secolari profezie apocalittiche o liberatorie di maghi e sacerdoti, 3 città appartengono al Regno degli Undez (Undez, Dunez e Zendu) guidato da Re Roberto, 3 a quello di Petra (Petra, Aren e Assor), guidato da Re Ergi’N’Dardo mentre la settima, posta all’estremo Sud, è un porto franco, luogo di sosta e di passaggio di gente poco raccomandabile, di razze diverse e spesso sorprendenti, provenienti da altre terre vicine e lontane, per commerciare, spiare, delinquere.
E’ Guaskonha, controllata da bande violente di trafficanti, avventurieri, mercenari e spie, dette “Bieche Gilde”.
L’eterna lotta tra Undez e Petra è la loro più grande debolezza. Sufficientemente abili e forti nell’arte guerresca da preservare il loro territorio dai rari attacchi esterni, sono del tutto incapaci di espanderlo.
Solo un mitico “unificatore” potrà farne un solo popolo, pronto finalmente ad oltrepassare i propri ristretti confini per inseguire il sogno dell’espansione e dell’esplorazione. Ma per arrivare a questo, tutte e 7 le città dovranno obbedire ad un solo capo e ad un solo unico grande ideale.
Ma molti, troppi, si sentono “unificatori”……

venerdì 10 aprile 2009

MANIPOLO d'EROI 2 - Skirmish WWII - The Rules

Ciao a tutti. Finalmente Manipolo d'Eroi 2 è completo!!!
Potete richiederlo gratuitamente cliccando sulla foto in alto a destra di questo Blog.
Affido all'introduzione stessa di MDE2, la sua presentazione:
"Manipolo d'Eroi" è un Regolamento Skirmish per la 2^ Guerra Mondiale, nato dalla passione per i soldatini e l'esigenza di semplicità. Con poche miniature combatterete piccoli scontri intensi e rapidi, senza rinunciare alla necessaria profondità tattica.
Scritto per soldatini in scala 1/72, con i quali è stato testato, si adatta facilmente a miniature di varia scala (28mm, 20mm, 15mm).
C’è una doverosa osservazione da fare riguardante l’utilizzo di Armi e Mezzi Corazzati (i Tanks!!!), che a qualcuno farà storcere il naso: a questo livello di gioco non credo affatto alle eccessive differenziazioni tecniche. Ci troveremo in situazioni in cui piccoli spazi, terreni accidentati, strade piene di ostacoli, crateri e fanghiglia; e ancora, fatica, stress, paura e condizioni meteo avverse, renderanno quasi irrilevante la pignoleria tecnica, a confronto con il carattere e l’addestramento degli uomini e il carisma dei loro comandanti. Per questa ragione le regole che seguono, sia pur generiche e tecnicamente piuttosto scarne, si riveleranno tatticamente realistiche ed entusiasmanti, data la scala usata e la dimensione del campo di battaglia.
Nulla vieta naturalmente di complicarsi la vita a piacimento!!!

domenica 22 febbraio 2009

Invasione!!!

"Le truppe del Ducato di Logreen, con un'azione coordinata lungo tutto il confine, in direzione Nord-Sud, hanno invaso il territorio del Ducato di Lorànge occupando la maggior parte dei punti strategici, con azioni di Commando appoggiate da Mezzi Corazzati.

Di seguito la documentazione fotografica della Battaglia".
Ho usato la versione BETA del mio nuovo Regolamento "Manipolo d'Eroi 2", in cui ho aggiunto regole per i Mezzi Corazzati, per l'Addestramento, il Morale e l' Efficienza.

MdE2, che sarà disponibile su questo Blog nei prossimi mesi, è nettamente migliorato anche in termini di giocabilità e chiarezza delle regole, senza perdere la sua vocazione alla semplicità.


La battaglia è avvenuta il "solitario" e vale come play-test per eventuali sviluppi futuri. L'uso della nazionalità delle miniature è arbitrario e adattato al mondo di Foghorn.


Truppe Logreen: 1 Squadra di Fanti Regolari, 1 Commando di Truppe Speciali, 1 Tank (Inglesi e Italiani WWII).



Truppe Lorànge: 1 Squadra di Fanti Veterani, 2 Tank (Tedeschi WWII).






venerdì 30 gennaio 2009

BREAKING NEWS!!! ELECTION DAY!!!

"Comunichiamo, in anteprima, i risultati definitivi delle prime elezioni democratiche per il Congresso della Repubblica Undez:

FR.AZ.AP. : 30%
GRU.G.N.U.: 28%
A.V.F.: 23%
R.U.G.A.: 19%
Le elezioni si sono svolte regolarmente, a parte un tentativo di sabotaggio di un seggio elettorale da parte di un gruppo di facinorosi, sedicente "VARCUS FANATICUS", subito arrestati dalle forze di sicurezza. Tra di loro un certo Ghip DYZANZIP, in possesso di sospetti documenti petrani." (by Undez News Chanel).

venerdì 23 gennaio 2009

I Confini di Foghorn - CAP. 5

Palansky chiuse gli occhi.
Bisognava trovare il modo di trarre vantaggio dal caos in cui Undez si trovava.
"Mantenere la calma e tenere unito il paese", pensò, a dispetto dei venti di guerra sempre più minacciosi e della frammentazione territoriale.
La possibile soluzione giaceva da anni in un cassetto della sua scrivania. Lo aprì e tirò fuori un fascicolo dalle pagine satinate:
"Progetto per una società politica avanzata", lesse ad alta voce, forse per essere più convincente con sè stesso.
Decise, finalmente, che era la via da seguire.

Il paese si sarebbe dotato di un Congresso monocamerale i cui rappresentanti sarebbero stati votati a suffragio universale. Negli anni precedenti il suo Ufficio Politico aveva lavorato alacremente per individuare e coptare le personalità più adatte alla realizzazione dell'idea.
Erano nati quattro gruppi associativi informali di riferimento a cui, pian piano, era stata data l'opportunità di crescere organizzativamente e di diffondersi sul territorio.
Sarebbero stati loro a dividersi i seggi del Congresso.

Il "Fronte di Azione Antipetrana" (FR.AZ.AP.): affidato all'amico Col. Abely, interpretava lo spirito repubblicano e indipendentista di Palansky stesso. Sarebbe diventato il supporto democratico alle politiche presidenziali, calamitando la partecipazione della parte di popolo più sensibile ai sentimenti antipetrani.

Gli "Amici del Varco Futuro" (A.V.F.): movimento animato dai "Teorici del Varco", studiosi e modernizzatori, convinti assertori della possibilità di oltrepassare i confini di Foghorn. Palasky era sempre stato scettico e continuava ad esserlo, soprattutto ora che il movimento stava assumendo inquietanti connotazioni pseudoreligiose. Si narrava di veri e propri pellegrinaggi alla volta delle "Interminabili Foreste". A volte sembravano una setta di invasati. Ma proprio per questo, potevano rivelarsi molto utili alla causa.
Il loro potenziale di influenza sull'opinione pubblica era davvero enorme.

Il "Raggruppamento Unitario delle Genti Antiche" (R.U.G.A.): affidato all'esule IPPOCAMPO VIII Logreen, avrebbe dovuto raccogliere le adesioni di quella parte di ex Nobiltà stanca dell'assurdo comportamento dei "Duchi Pappi", in cambio di una certa influenza politica all'interno della repubblica.

Infine, il "Gruppo per la Grande Nazione Undez" (GRU.G.N.U.): movimento ben organizzato, guidato da quella parte di diplomazia Undez vicina alle esigenze della South Undezia di cui puntava a portare nel nuovo Congresso, esigenze e aspettative. Questo coinvolgimento sia pur indiretto della South Undezia, con l'implicito benestare del suo leader 'Ddumà Lalàmpa, apriva la strada alla futura unificazione politica e territoriale e tagliava fuori ogni possibilità di replica a chi si fosse illuso che l'alleanza anti-petrana fosse un viatico all'indipendenza della South Undezia.
Palansky fece le comunicazioni di rito e nel giro di poche ore la TV annunciò che per circa un mese si sarebbero tenute le prime elezioni libere per il Congresso del popolo Undez.

Palansky era soddisfatto. Un altro progetto stava per realizzarsi nelle sue mani.
Era tempo di dare una parvenza di "democrazia" alla sua repubblica indipendente!

giovedì 22 gennaio 2009

I Confini di Foghorn - CAP. 4

Quintopia, la capitale di Undez, sei anni fa. GENNAIO 2003.
Durante lo storico discorso al Violet Stadium, Robert Palansky, acclamato dalla folla, emanò il Repubblicanissimo Proclama, mettendo fuori legge su tutto il territorio Undez, i titoli nobiliari e i diritti di possesso territoriale da essi derivanti.
La decisione, spettacolare quanto improvvisa, non fu senza conseguenze, essendo il paese basato su un sistema a struttura essenzialmente feudale.
Il consenso popolare che ne derivò, legittimò Palansky a procedere alla pacificazione forzata di alcune zone ed alla requisizione, spesso solo nominale, di terre e possedimenti.
Rivolte, guerre intestine e azioni dimostrative di varia natura, considerate inevitabili, furono tenute sotto controllo, nonostante tutto.
L'oratoria populista di Palansky fece del caos controllato una precisa scelta tattica e del vittimismo popolare un'onda travolgente da cavalcare senza pudore. Lotte tra fazioni e piccole rivoluzioni popolari, organizzate ad arte, si rivelarono più utili della pace a scovare ed eliminare i nemici più pericolosi e gli amici meno accomodanti.
Sei anni sono un tempo troppo breve per comprendere con chiarezze le conseguenze delle proprie scelte, ma sufficiente a guardare indisturbato i propri avversari manipolati scontrarsi, per un futuro che non potranno mai neanche immaginare.
La Rivista di Geopolitica Petrundez, nell'ultima edizione congiunta, distingue i 3 Rami principali del Casato dei Duchi “Pappi”, i quali, nei secoli precedenti alla Grande Guerra, avevano rappresentato il nucleo centrale del potere Undez e si erano divisi, non senza frequenti deroghe alla pace familiare, il controllo del territorio, contribuendo non poco al ritardo di sviluppo rispetto a Petra.
Sopravvissuti all'avvento dell'ultima era repubblicana e democratica dei Petrundez mantenendo privilegi territoriali in cambio di un invisibile quanto efficace controllo sociale, diventarono il bersaglio preferito di Palansky sin dalla sua nomina a Comandante della Fo.Or..
Legati a vetuste tradizioni sociali e militari e tagliati fuori dalle nuove scoperte tecno-archeologiche, non erano più né una classe politica locale affidabile né una minaccia credibile, per cui era tempo di disfarsene per il bene comune.

In seguito al proclama, il Duca Pappo Lorèd, il più lungimirante e realista dei 3, dichiarò immediatamente la sua lealtà incondizionata alla Repubblica, assoggettandosi alle scelte del popolo e di Palansky.
Iniziò da quel momento una brillante carriera militare che lo portò all'attuale incarico nelle Special Secret Forces. Nessuna meraviglia destò la tempestività delle sue decisioni, essendo Pappo cugino di Palansky e suo consigliere fidatissimo dai tempi della Scuola Militare, nonostante Palansky fosse stato ripudiato con disonore dalla casa dei Lorèd, per la sua adesione incondizionata alla repubblica.
Resta attualmente una sacca di resistenza non precisamente localizzata, che agisce clandestinamente intorno alla capitale, Quintopia, guidata da Publio Romano Lorèd, altro cugino di Pappo, autoproclamatosi reggente.

Molto più complessa è la situazione negli altri due ex-ducati, confinanti e situati nell'estremo Nord, i quali continuano ad esercitare incontrastati un forte controllo sul territorio, sia pur in maniera del tutto illegale.
Nel Nord-Ovest, è localizzato il l'ex Ducato di Lorànge. Nominalmente retto dall'anziano e debole Pappatacio Laerte, è terra di eterne lotte, divisa tra i signorotti locali, e caratterizzata dal mantenimento di una struttura anacronisticamente feudale con una popolazione di contadini-soldati. Ai margini del tempo, è vittima di una sanguinosa faida per la successione, di cui non si comprende l'utilità.
Nel Nord-Est, l'ex Ducato di Logreen è nelle mani dell'aggressivo Ippocampo IX, succeduto con un colpo di stato al fratello Ippocampo VIII, ora esule, quando questi, imitando la scelta repubblicana di Pappo Lorèd stava per cedere ogni potere alla Repubblica. Dittatore sanguinario e coriaceo, ha fatto della violenza e dell'imposizione la sua via alla sopravvivenza ed alla modernizzazione.


lunedì 19 gennaio 2009

BATTAGLIA DEI 2 PONTI - Scenario per Crossfire (Adattato per Foghorn)



Obiettivo Tattico di entrambi i contendenti: prendere intatti 1 o 2 ponti entro 15 Turni (30 iniziative consecutive). "Prendere un ponte" significa occuparlo DA SOLI (cioè solo con proprie basette) al momento della fine del 15° turno, conservando sul campo di battaglia ALMENO 3 Squadre ed 1 PC.

Obiettivi Strategici:
Se Petra "Conquista i 2 Ponti": Battaglia vinta.
Petra entra in Undez e conquista il diritto di elaborare un nuovo scenario collegato per continuare le vicende di Foghorn.

Se Undez "Conquista i 2 ponti": Battaglia vinta.
Undez entra in South Undezzia ed elabora un nuovo scenario collegato.

Petra e Undez conquistano un Ponte a testa:
Questa situazione "crea" di per sè il prossimo scenario, in cui chi salva più Basette avrà un +1 aggiuntivo sulla qualità del proprio CC. Inoltre nel prossimo scenario, che si svolgerà, a partire dalle posizioni sui 2 ponti, si aggiungerà un Tank a testa e un Plotone di SMG verrà sostituito da uno di Genieri/Antitank.

Sia Petra che Undez non riescono a conquistare neanche un ponte:
Battaglia senza esito. Se si rifà chi ha salvato più basette avrà un +1 sulla qualità del proprio CC.

FORZE IN CAMPO (per entrambi):
1 PLOTONE SMG con PC (+1)
2 PLOTONI RIFLE con PC (+1)
1 CC (+1)
1FO

DISPOSIZIONE INIZIALE:
Si tira 1d6:
Score 1-3: Ponte tra le 2 colline verdi è SOLO PEDONALE, l'altro è anche per TANK
Score 4-6: viceversa.

Poi entrambi tirano un altro d6: chi vince decide da che lato del tavolo giocare (i lati sono quelli paralleli al fiume).
All'inizio entrambi schierano SOLO il Plotone SMG e il F.O. (come se fosse una forza di primo intervento rapido), entro 10 cm dal margine del proprio lato del tavolo. La posizione iniziale verrà scritta da entrambi i giocatori su un foglio in modo che sia simulata l'incapacità di prevedere da dove arriverà il nemico.

Finalmente si tira 1d6 per l'Inizitiva e si comincia a giocare.

All'inizio del 4° Turno , prima della 9^ Iniziativa, arrivano i Rinforzi (il resto della Forza), sempre entro i 10cm e con posizione scritta SUBITO su foglio di carta. Però stavolta prima di schierare i rinforzi ma dopo averne scritta l'eventuale posizione, entrambi tirano 1d6:
SCORE 3-6: OK, Rinforzi arrivano immediatamente. Schierarli secondo quanto scritto sul foglietto
SCORE 1-2: Ritardo. Il giocatore Tirerà 1d6 di nuovo alla prox sua iniziativa senza possibilità di cambiare l'ordine scritto (a oltranza).

ALTRE REGOLE:
Criterio di comando come quello Tedesco in crossfire, x entrambi,

Delirio!!!

"MAI permettere che una figura non dipinta posi la sua basetta sul tavolo da gioco!
Lo abbiamo anche scritto sulla carta costitutiva del nostro club wargameistico, perchè una cosa del genere sminuirebbe inaccettabilmente l'hobby.
Perchè mai denigrare l'abilità artistica di alcuni, invadendo il tavolo con orde di mostri non dipinti? La gente dovrebbe poter vedere l'hobby in tutta la sua gloria e non nell'indecorosa versione in cui lo giocavamo da bambini, su un tappeto, nel salotto di casa".

Ho trovato e tradotto questo DELIRIO su un forum anglosassone per appassionati di wargames. Secondo questo simpatico amico, non dovremmo mai giocare con miniature come queste qua sotto (in un fotomontaggio molto carino, fatto dal buon Gipo!!!!).

Ma fatemi il favore!!!!!!!!!! Pensate a divertirvi!!!
.......a proposito, perchè una volta non giochiamo come da bambini, lanciando una bilia per ammazzare i nemici!!!!!!

sabato 17 gennaio 2009

Baracca

Abitazione povera fotografata in una Bidonville nel Nord di Undez........
(Cartone, Colla vinilica e...nient'altro!!!)