martedì 10 novembre 2009
SCALA MINIATURE
mercoledì 2 settembre 2009
I Confini di Foghorn - Cap. 10
lunedì 31 agosto 2009
martedì 25 agosto 2009
"IL DESERTO", ovvero, il Senso delle Cose
Almeno, posso dire di averci provato!!!
domenica 16 agosto 2009
lunedì 10 agosto 2009
German Elite Troops - WWII
UNIFORME: MATT ROYAL BLUE schiarito con COLD GREY (a pennello secco)
ELMETTO: COLD GREY (a secco)
venerdì 7 agosto 2009
US Marines WWII
KAKHI Chiaro, per Elmetto, alcuni accessori attaccati alla cintura, scarponi e MARRONE Legno (qui non si vede) per il manico delle pale e per alcune parti dei fucili
CARNICINO per viso e mani, senza esagerare, in modo che traspaiano i particolari del volto.
VERDE schiarito al 50% con Bianco, passato a "pennello secco" sulle parti Verdi dell'uniforme
OLIVE DRAB sull'elmetto, successivamente "invecchiato" con lo stesso colore leggermente schiarito e utilizzato a "pennello secco".
Perdonate l'imbasettamento "bianco". Sarà sostituito appena possibile.
In genere non vado oltre con la colorazione. Questo tipo di tecnica, oltre a garantire tempi brevi, dà alla figura quel senso di "trasandato" tipico del soldato sul campo di battaglia ed evita di far sembrare i soldatini delle "statue" luccicanti.
A proposito, dovrei passare il trasparente opaco, ma temo di rendere la miniatura troppo lucida. Qualsiasi suggerimento sarebbe prezioso.
Vi saluto e vi anticipo che nei prossimi giorni "usciranno" anche i Tedeschi.....
giovedì 23 luglio 2009
I Confini di Foghorn - Cap. 9
L’impresa di suo cugino, Pappo Lo Red, lo aveva rinvigorito. Si sentiva pieno di risorse e voleva assolutamente sfruttare il momento.
Convocò gli alti vertici militari, nella sua residenza estiva poco fuori la capitale Quintopia.
“Signori” disse con la solita calma delle occasioni ufficiali; “non mi servite più”.
L’aria nella grande sala riunioni era umida e molto calda.
La tensione era palpabile.
I militari (erano una decina circa) si guardarono attoniti, nelle loro uniformi cariche di lustrini.
Il Col. Abely fu il solo a non sorprendersi. Sapeva che anche per lui era finita.
Troppi errori e troppa superficialità avevano trasformato in sconfitta, una vittoria scontata contro gli ex-Ducati….Inammissibile….giustamente inammissibile.
“A dire il vero” continuò alzando gradualmente il tono della voce “l’intera FO.Or., col suo ciarpame e le sue complicazioni, non ha più alcun senso. Consideratevi liberi dal servizio. Per sempre…”.
Abbassò la testa sul carteggio che aveva sulla scrivania e non li degnò più di uno sguardo.
Voltarono mestamente le spalle ed uscirono in silenzio. Nessuna protesta.
Rimasto solo, Palansky si fece pensieroso. Era profondamente dispiaciuto per il Col. Abely, suo grande amico e compagno di mille battaglie. Ma non poteva tornare indietro. Lui avrebbe capito.
Undez era libera e indipendente. Non era più l’Oriente di nulla.
Contestualmente sarebbe nata la Forza Armata della Repubblica del Popolo Undez, strutturata in un’unica Armata, sotto la guida del solo uomo al mondo di cui si fidava ciecamente: Pappo Lo Red. Da ora il Generale Pappo Lo Red!!!
Era l’uomo giusto. Saggio, leale, capace di guidare i suoi uomini alla vittoria. Un talento naturale. Avrebbe scelto lui il suo staff.
Restò seduto ancora un po’, mentre prendeva appunti disordinati su un foglio di carta bianco. Per sé avrebbe tenuto la sola carica di Presidente della Repubblica, che già gli garantiva il controllo totale grazie ad un quanto mai previdente diritto di veto sulle decisioni del Congresso.
“Andiamo avanti” pensò “andiamo avanti..:”.
"Frammento 5" dal Diario di Pappo Lo Red
E con essi l’ordine perentorio di entrare in azione, senza attendere oltre.
Un passo in avanti. Finalmente. Qualcosa di utile da fare.
Non mi piace affatto.Mi consolo pensando che il nostro scopo primario è agire per un bene superiore.
Per innalzare il livello etico di questa società confusa e stanca.
E per questo obiettivo, non si possono avere esitazioni.
Ho fiducia, nonostante tutto. Nonostante gli anni di solitudine e di silenzio.
Sono bastate 24 ore per dare una scossa, ancora una volta, alla storia.
Appena 3 Squadre, stavolta scelte solo ed esclusivamente da me.
I miei uomini!
Qualcuno ha mugugnato.
Qualcuno mi ha guardato con aria di sfida.
Qualcuno mi ha dato una pacca sulla spalla.
Tutti hanno agito al meglio delle loro capacità. E forse oltre. Uno accanto all’altro.
Abbiamo preso, identificato, isolato ed immediatamente accompagnato oltre confine, oltre il fiume, ogni Petrano ancora presente nel Cantiere di Nisevyn e nei Laboratori circostanti.
Qualcuno ha opposto resistenza…… Non mi piace fare il prepotente con i miei simili….
Non mi piace affatto…..Alle tre del mattino l’operazione era conclusa. I Cantieri sono ora ufficialmente e integralmente nostri.
“Non c’è più traccia di Petrano” riferisco a Robert Palansky sulla linea riservata.
“La seconda Freccia ha colto nel segno” mi dice compiaciuto e calmo “Fiducia ben riposta” aggiunge, dopo qualche secondo di silenzio.
Forse mi studia.
Non faccio commenti.
Semplicemente ringrazio e torno al mio posto, pronto a combattere per la mia terra e per provare a non soccombere a questo continuo senso di vuoto…..”
(Dal Diario di Pappo Lo Red, Comandante "Secret Special Forces")
Campagna dell'Anno 1.000 - La Mappa
mercoledì 22 luglio 2009
I Confini di Foghorn - Cap. 8
La prima delle tre "Frecce" del piano di Palansky, considerato fino a quel momento vincente e risolutivo, non aveva centrato il bersaglio e si era infranta sul muro della sconfitta.
Gli ex Ducati erano ancora lì, purtroppo, nelle mani di un Ippocampo XI più furbo e attrezzato del previsto.
Accigliato, continuò a fissare il suo piano confrontandolo con i rapporti arrivati dal campo di battaglia. Era preoccupato ma non sembrava aver perso la fiducia.
Per Palansky non esistevano fallimenti, ma solo “risultati” da cui trarre insegnamento, esperienza e nuova motivazione.
Ma come? Continuando come se nulla fosse e provare a “scoccare” le altre due "frecce" tracciate nel piano o prendere tempo e valutare con calma le reazioni del Congresso e dell’opinione pubblica?
Chi era dalla sua parte? E chi, invece, gli avrebbe voltato le spalle al primo segno di debolezza?
martedì 21 luglio 2009
Attacco a sorpresa (2^ Parte)
giovedì 16 luglio 2009
Attacco a sorpresa (1^ Parte)
Nonostante il caldo e lo spazio limitato, si sta bene. Ripetiamo il piccolo scenario che avevo fatto in solitario (quello dell'attacco alla casetta). Gipo tiene i Tedeschi io gli Inglesi e simuliamo un attacco-lampo a sorpresa di Commandos Undez in territorio del Ducato di Logreen, come prima parte di un piano più ampio approntato da R. Palansky (vedi Cap. 7 dei "Confini di Foghorn", nel post precedente).
Scusate l'incoerenza nell'uso delle nazionalità dei soldatini opposte rispetto alla battaglia precedente, ma.... non ci stavamo "badando"!!!
Gipo schiera i suoi a difesa della "casetta". Sembra voler sfruttare pienamente i muretti a secco!
I "miei" si allineano dalla parte opposta, già divisi in due Sezioni. Il Tank parte in "quarta"!
Il mio Tank entra troppo presto nella Linea di Tiro del Bazooka nemico schierato sul lato destro dello schieramento (mio errore per troppa foga!!!). Distrutto immediatamente!!!
Dal lato opposto, con un assalto fortunato, metto in crisi le difese nemiche provocando diverse perdite.
Dopo un'ora di gioco e circa 5 o 6 turni, la situazione è ancora tutta da decidere!!! Ma è tardi e dobbiamo andare. Riprenderemo la stessa battaglia Lunedì. Ah i vantaggi del garage!!!!!
martedì 14 luglio 2009
I Confini di Foghorn - Cap. 7
Semplice, essenziale, risolutivo.
E soprattutto avrebbe anticipato le mosse dei troppo macchinosi nemici.
Le alte temperature estive non intaccavano la concentrazione di Palansky, mentre su un grande foglio dispiegato sulla scrivania ne studiava le fasi di realizzazione.
Ringraziò sé stesso per aver anticipato di qualche mese la più imponente mobilitazione militare e popolare dai tempi che precedettero la Grande Guerra e, soprattutto, di averlo fatto con la giusta discrezione.
Con una matita nera tracciò con tratto fermo 3 frecce sul foglio.
Poi sorrise e alzò il telefono, mentre dal cassetto più in basso tirava fuori una vecchia pubblicazione tutta sgualcita: “Sir Edgar Palansky – History of Blitzkrieg”.
domenica 12 luglio 2009
I Confini di Foghorn - Cap. 6
Palansky, sorridendo, pensò che l’unico in grado di capire qualcosa di ciò che stava accadendo era il suo nemico più pericoloso, ma più rispettabile: Eustachio Starritto.
Una mente raffinata. Profonda.
Ma Starritto era lontano, troppo preso dai problemi generali di Petra, per potersi soffermare sulle… minuzie.
Questo non diminuiva affatto la sua pericolosità.
Gli mancava gente in gamba come Starritto.
“Sono circondato da idioti”, pensò, senza perdere la calma.
Bisognava far presto. I confini tremavano e da un momento all’altro ci si poteva trovare immersi in una guerra terribile.
Un’altra.
Bisognava al più presto prendere il controllo dell’intero territorio.
Il dopo elezioni era stato apparentemente quieto. Ogni gruppo politico aveva preso il suo posto nel Congresso della Repubblica e aveva cominciato a lavorare.
Ippocampo VIII Logreen Leader del R.U.G.A. si era reso conto troppo tardi e con inevitabile rassegnazione, che Palansky non era il benefattore atteso, ma solo un cinico stratega, che stava legando al proprio laccio amici e nemici.
Cinico, ma efficace.
Nulla aveva fatto per evitare che, subito dopo le elezioni, il suo fratello usurpatore, Ippocampo XI Logreen invadesse l’ormai ex-ducato di Lorànge impossessandosene in pochi giorni.
Molte immagini, secretate al pubblico, dimostravano addirittura la presenza di Commandos della "South Undezia Liberation Army", notoriamente appoggiate dall’esercito Undez, combattere accanto alle truppe regolari del Ducato di Logreen. Chi le aveva fatte passare? Chi le addestrava?
Possibile che Palansky sfruttasse uno spietato dittatore, suo acerrimo nemico da tempi immemori, avversario dichiarato e indomito di ogni concetto repubblicano, il cui fratello e predecessore, per desiderio di pace, sedeva nel suo stesso Congresso, per cancellare il debole ed inoffensivo ex Ducato di Lorànge?
Si. Possibile.
Anzi, probabile.
E quale sarebbe stato il prossimo passo?
sabato 11 luglio 2009
MdE - WWII
Inserisco di seguito un mini-scenario:
TEDESCHI: 6Fanti (Regolari), 1 Fante con Anti-Tank (Eff. 2 - Arm. 4) (Regolare), 1 HMG (Regolare), 1 Capo Squadra e 1 Vice (Regolari).
Tavolo 80 cm x 80 cm, disseminato di Boschi, una casetta diroccata, qualche terreno coltivato recintato parzialmente con muretti a secco.
Il TANK Inglese sfrutta la propria velocità sul Terreno aperto per procedere coprendo l'avanzata dei propri Fanti, ma i Tedeschi decidono di non aspettare e scatenano un assalto con i propri mitraglieri assestandosi nei pressi dei boschetti dinanzi alla casetta!!! Il Tank, nonostante la buona posizione, non riesce a fermarli fallendo clamorosamente un colpo sui nemici nel boschetto alla sua destra.
Ecco un particolare del micidiale colpo di bazooka!
giovedì 9 luglio 2009
Campagna dell'Anno 1.000
In verità sono poco più che grossi villaggi, fondati all’epoca dei primi insediamenti agricoli nella grande e fertile Valle del Fiume Antico, naturale protezione da predatori selvaggi e dall’eterna lotta tra umani per la sopravvivenza.
I due popoli prevalsero sugli altri, lottando duramente per la conquista delle posizioni migliori, e passando secoli a guerreggiare per un palmo di terra fertile o un tratto di fiume pescoso.
Le “7 Città” furono distrutte e ricostruite innumerevoli volte, passando di mano in mano da un decennio all’altro, in una lotta tanto naturale quanto irrazionale.
Nell’anno 1.000, atteso con impazienza e terrore dal popolo ammaliato dalle secolari profezie apocalittiche o liberatorie di maghi e sacerdoti, 3 città appartengono al Regno degli Undez (Undez, Dunez e Zendu) guidato da Re Roberto, 3 a quello di Petra (Petra, Aren e Assor), guidato da Re Ergi’N’Dardo mentre la settima, posta all’estremo Sud, è un porto franco, luogo di sosta e di passaggio di gente poco raccomandabile, di razze diverse e spesso sorprendenti, provenienti da altre terre vicine e lontane, per commerciare, spiare, delinquere.
E’ Guaskonha, controllata da bande violente di trafficanti, avventurieri, mercenari e spie, dette “Bieche Gilde”.
L’eterna lotta tra Undez e Petra è la loro più grande debolezza. Sufficientemente abili e forti nell’arte guerresca da preservare il loro territorio dai rari attacchi esterni, sono del tutto incapaci di espanderlo.
Solo un mitico “unificatore” potrà farne un solo popolo, pronto finalmente ad oltrepassare i propri ristretti confini per inseguire il sogno dell’espansione e dell’esplorazione. Ma per arrivare a questo, tutte e 7 le città dovranno obbedire ad un solo capo e ad un solo unico grande ideale.
Ma molti, troppi, si sentono “unificatori”……
venerdì 10 aprile 2009
MANIPOLO d'EROI 2 - Skirmish WWII - The Rules
Scritto per soldatini in scala 1/72, con i quali è stato testato, si adatta facilmente a miniature di varia scala (28mm, 20mm, 15mm).
C’è una doverosa osservazione da fare riguardante l’utilizzo di Armi e Mezzi Corazzati (i Tanks!!!), che a qualcuno farà storcere il naso: a questo livello di gioco non credo affatto alle eccessive differenziazioni tecniche. Ci troveremo in situazioni in cui piccoli spazi, terreni accidentati, strade piene di ostacoli, crateri e fanghiglia; e ancora, fatica, stress, paura e condizioni meteo avverse, renderanno quasi irrilevante la pignoleria tecnica, a confronto con il carattere e l’addestramento degli uomini e il carisma dei loro comandanti. Per questa ragione le regole che seguono, sia pur generiche e tecnicamente piuttosto scarne, si riveleranno tatticamente realistiche ed entusiasmanti, data la scala usata e la dimensione del campo di battaglia.
Nulla vieta naturalmente di complicarsi la vita a piacimento!!!
domenica 22 febbraio 2009
Invasione!!!
Truppe Lorànge: 1 Squadra di Fanti Veterani, 2 Tank (Tedeschi WWII).
venerdì 30 gennaio 2009
BREAKING NEWS!!! ELECTION DAY!!!
FR.AZ.AP. : 30%
venerdì 23 gennaio 2009
I Confini di Foghorn - CAP. 5
giovedì 22 gennaio 2009
I Confini di Foghorn - CAP. 4
Durante lo storico discorso al Violet Stadium, Robert Palansky, acclamato dalla folla, emanò il Repubblicanissimo Proclama, mettendo fuori legge su tutto il territorio Undez, i titoli nobiliari e i diritti di possesso territoriale da essi derivanti.
La decisione, spettacolare quanto improvvisa, non fu senza conseguenze, essendo il paese basato su un sistema a struttura essenzialmente feudale.
Il consenso popolare che ne derivò, legittimò Palansky a procedere alla pacificazione forzata di alcune zone ed alla requisizione, spesso solo nominale, di terre e possedimenti.
Rivolte, guerre intestine e azioni dimostrative di varia natura, considerate inevitabili, furono tenute sotto controllo, nonostante tutto.
L'oratoria populista di Palansky fece del caos controllato una precisa scelta tattica e del vittimismo popolare un'onda travolgente da cavalcare senza pudore. Lotte tra fazioni e piccole rivoluzioni popolari, organizzate ad arte, si rivelarono più utili della pace a scovare ed eliminare i nemici più pericolosi e gli amici meno accomodanti.
Sei anni sono un tempo troppo breve per comprendere con chiarezze le conseguenze delle proprie scelte, ma sufficiente a guardare indisturbato i propri avversari manipolati scontrarsi, per un futuro che non potranno mai neanche immaginare.
La Rivista di Geopolitica Petrundez, nell'ultima edizione congiunta, distingue i 3 Rami principali del Casato dei Duchi “Pappi”, i quali, nei secoli precedenti alla Grande Guerra, avevano rappresentato il nucleo centrale del potere Undez e si erano divisi, non senza frequenti deroghe alla pace familiare, il controllo del territorio, contribuendo non poco al ritardo di sviluppo rispetto a Petra.
Sopravvissuti all'avvento dell'ultima era repubblicana e democratica dei Petrundez mantenendo privilegi territoriali in cambio di un invisibile quanto efficace controllo sociale, diventarono il bersaglio preferito di Palansky sin dalla sua nomina a Comandante della Fo.Or..
Legati a vetuste tradizioni sociali e militari e tagliati fuori dalle nuove scoperte tecno-archeologiche, non erano più né una classe politica locale affidabile né una minaccia credibile, per cui era tempo di disfarsene per il bene comune.
Iniziò da quel momento una brillante carriera militare che lo portò all'attuale incarico nelle Special Secret Forces. Nessuna meraviglia destò la tempestività delle sue decisioni, essendo Pappo cugino di Palansky e suo consigliere fidatissimo dai tempi della Scuola Militare, nonostante Palansky fosse stato ripudiato con disonore dalla casa dei Lorèd, per la sua adesione incondizionata alla repubblica.
Resta attualmente una sacca di resistenza non precisamente localizzata, che agisce clandestinamente intorno alla capitale, Quintopia, guidata da Publio Romano Lorèd, altro cugino di Pappo, autoproclamatosi reggente.
Molto più complessa è la situazione negli altri due ex-ducati, confinanti e situati nell'estremo Nord, i quali continuano ad esercitare incontrastati un forte controllo sul territorio, sia pur in maniera del tutto illegale.
Nel Nord-Ovest, è localizzato il l'ex Ducato di Lorànge. Nominalmente retto dall'anziano e debole Pappatacio Laerte, è terra di eterne lotte, divisa tra i signorotti locali, e caratterizzata dal mantenimento di una struttura anacronisticamente feudale con una popolazione di contadini-soldati. Ai margini del tempo, è vittima di una sanguinosa faida per la successione, di cui non si comprende l'utilità.
Nel Nord-Est, l'ex Ducato di Logreen è nelle mani dell'aggressivo Ippocampo IX, succeduto con un colpo di stato al fratello Ippocampo VIII, ora esule, quando questi, imitando la scelta repubblicana di Pappo Lorèd stava per cedere ogni potere alla Repubblica. Dittatore sanguinario e coriaceo, ha fatto della violenza e dell'imposizione la sua via alla sopravvivenza ed alla modernizzazione.
lunedì 19 gennaio 2009
BATTAGLIA DEI 2 PONTI - Scenario per Crossfire (Adattato per Foghorn)
Obiettivo Tattico di entrambi i contendenti: prendere intatti 1 o 2 ponti entro 15 Turni (30 iniziative consecutive). "Prendere un ponte" significa occuparlo DA SOLI (cioè solo con proprie basette) al momento della fine del 15° turno, conservando sul campo di battaglia ALMENO 3 Squadre ed 1 PC.
Obiettivi Strategici:
Se Petra "Conquista i 2 Ponti": Battaglia vinta.
Petra entra in Undez e conquista il diritto di elaborare un nuovo scenario collegato per continuare le vicende di Foghorn.
Se Undez "Conquista i 2 ponti": Battaglia vinta.
Undez entra in South Undezzia ed elabora un nuovo scenario collegato.
Petra e Undez conquistano un Ponte a testa:
Questa situazione "crea" di per sè il prossimo scenario, in cui chi salva più Basette avrà un +1 aggiuntivo sulla qualità del proprio CC. Inoltre nel prossimo scenario, che si svolgerà, a partire dalle posizioni sui 2 ponti, si aggiungerà un Tank a testa e un Plotone di SMG verrà sostituito da uno di Genieri/Antitank.
Sia Petra che Undez non riescono a conquistare neanche un ponte:
Battaglia senza esito. Se si rifà chi ha salvato più basette avrà un +1 sulla qualità del proprio CC.
FORZE IN CAMPO (per entrambi):
1 PLOTONE SMG con PC (+1)
2 PLOTONI RIFLE con PC (+1)
1 CC (+1)
1FO
DISPOSIZIONE INIZIALE:
Si tira 1d6:
Score 1-3: Ponte tra le 2 colline verdi è SOLO PEDONALE, l'altro è anche per TANK
Score 4-6: viceversa.
Poi entrambi tirano un altro d6: chi vince decide da che lato del tavolo giocare (i lati sono quelli paralleli al fiume).
All'inizio entrambi schierano SOLO il Plotone SMG e il F.O. (come se fosse una forza di primo intervento rapido), entro 10 cm dal margine del proprio lato del tavolo. La posizione iniziale verrà scritta da entrambi i giocatori su un foglio in modo che sia simulata l'incapacità di prevedere da dove arriverà il nemico.
Finalmente si tira 1d6 per l'Inizitiva e si comincia a giocare.
All'inizio del 4° Turno , prima della 9^ Iniziativa, arrivano i Rinforzi (il resto della Forza), sempre entro i 10cm e con posizione scritta SUBITO su foglio di carta. Però stavolta prima di schierare i rinforzi ma dopo averne scritta l'eventuale posizione, entrambi tirano 1d6:
SCORE 3-6: OK, Rinforzi arrivano immediatamente. Schierarli secondo quanto scritto sul foglietto
SCORE 1-2: Ritardo. Il giocatore Tirerà 1d6 di nuovo alla prox sua iniziativa senza possibilità di cambiare l'ordine scritto (a oltranza).
ALTRE REGOLE:
Criterio di comando come quello Tedesco in crossfire, x entrambi,